In attesa di camminare d'inverno sul Sentiero Italia...
Un pomeriggio appena trascorso a visitare il tempio sacro della montagna , il Museo della Montagna di Torino e la mostra inaugurata da qualche mese" Walter Bonatti, stati di grazia. Un'avventura ai confini dell'uomo". Bonatti racconta della sua vita da ragazzo da sempre innamorato della montagna e disposto ad affrontarla con i pochi mezzi, davvero scarsi, che aveva a disposizione. La busta del pane con i buchi per gli occhi fungeva da passa montagna e un giacchettino marchiato Lee, che noi portavamo da ragazzi a primavera , lui lo indossava in una delle spedizioni extra europee. La giacca impermeabile che usava in alcune imprese oggi la usereste per andare a cogliere la verdura nell'orto... Nonostante ciò aveva vissuto una vita intensa, proprio ai limiti dell'uomo.
Ora sto preparando il materiale per il mio viaggio a piedi nell'inverno che già si preannuncia con le prime nevicate arrivate anche sul vicino Appennino. Non ho mai voluto dedicare cifre folli e neppure molto importanti per l'acquisto delle attrezzature. Tutto deve essere commisurato all'uso, alla frequenza d'uso e al livello di impegno da affrontare. Tutto deve essere flessibile e adattabile alle diverse situazioni per non condizionare l'esperienza da vivere. L'obbiettivo per me è sempre stato camminare per conoscere ; sci da fondo con le scaglie al posto delle filanti o incasinanti scioline, reflex con 50mm manuale (oggi mirrorless) e così via. Lo stesso vale per le ciaspole e la tenda. Ne ho due paia che hanno 55 anni, gli ho rifatto l'incordatura. Sono un prezioso regalo di chi mi ha avviato alla montagna e vengono dall'esercito degli Alpini dove erano date in dotazione ai soldati. Settecento grammi di legno chiaro, poco ingombro, nessun rumore nella neve, un pò di dimestichezza in più nell'uso, un uso per le quali sono nate e non un mezzo rampone come qualcuno pensa di calzare con quelle tecnologiche in plastica. Le mie erano prodotte fino a qualche anno fa con il telaio in alluminio e costavano 39 eu, quelle in plastica non sono proprio per tutti. Un vero peccato non rendere questi attrezzi economici e popolari per invitare gli amanti della montagna a guadagnarsi salute e panorami con un pò di fatica al posto dello sci nel circo bianco con neve artificiale che incide pesantemente sull'equilibrio ambientale. Lo stesso ci potremmo augurare per le tende da campeggio. Io viaggerò con una semplice tenda di una marca che commercia prodotti per l'outdoor accessibili al grande pubblico. Almeno così era fino al tempo prima del Covid. Oggi la spesa fatta per 4 tende nel 2015 non coprirebbe quella di una sola tenda..! E pensare che hanno dato il bouns per il monopattino e la ebike! C'è qualcosa di strano in questa Transizione Ecologica. Che dite?
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