Sul
Sentiero Italia abbracciando l’inverno
Come
anticipato nei post precedenti questo viaggio a piedi inizierà il 21novembre p.v.
dalla mia residenza in Marciana di Cascina (Pisa) e terminerà, salvo
inconvenienti insuperabili, il 12 febbraio 2022 più a sud possibile. Il viaggio
è aperto a tutti ma con la piena consapevolezza per ognuno dell’impegno che la
stagione richiede. E’ un viaggio vero, poco definito se non per il fatto che lo
scheletro di riferimento è il Sentiero Italia con i suoi pro e i suoi limiti (non
pochi…), ci saranno molte variabili in gioco, dovremo essere molto flessibili e
disponibili per affrontare al meglio ogni situazione. Tutto ciò non vuole
essere condizione per spaventarvi ma per farvi comprendere il valore di un’esperienza
di questo livello. Vi assicuro, come accade ogni volta nei miei viaggi di
esplorazione, che molti dei compagni di viaggio si scoprono positivamente sotto
molti aspetti e si sorprendono delle loro capacità sopite. Come ogni mio
viaggio di esplorazione anche questo è aperto agli amici ipo e non vedenti. La
doverosa precisazione non è utilizzata per marcare differenze ma per non dare
nulla per scontato. Ogni compagno di viaggio potrà scegliere in quale punto
raggiungermi seguendo l’aggiornamento della mia posizione attraverso il blog
camminadinverno.blogspot.com. La posizione potrà essere reale in base alle
condizioni di connessione giornaliera.
Il
mio consiglio per chi scelga di unirsi per più giorni è di dedicarne al viaggio
a piedi il minimo di tre. Tre è una dimensione perché l’esperienza si possa
chiamare viaggio, perché si riesca a staccare in modo significativo dal
quotidiano appena lasciato, per rispetto del tempo che vi regalate (Il luogo di
congiungimento non sarà sicuramente di facile aggancio e richiederà dispendio
di tempo ed energie per il trasferimento A/R), per rispetto al Pianeta…in
quanto ritengo coerente ci debba essere un equilibrato rapporto tra i
chilometri necessari per la trasferta e il tempo reale dedicato allo stare in
natura.
Per
la partecipazione non mi sarà dovuto alcun compenso ad eccezione di 5eu
giornalieri per la copertura assicurativa rct. Ogni partecipante che camminerà
per più giorni dovrà avere al seguito una piccola tenda sufficiente per lui e
il suo zaino. La tenda non sarà una regola ma una opportunità. Dove potremo
utilizzeremo ospitalità privata, pubblica, laica o religiosa. Tutto questo però
avverrà senza prenotare il giorno prima per il successivo. Si vivrà il qui e
ora sotto ogni aspetto nel modo più pieno possibile. Chi si aggregherà in
periodo e in territori di possibili nevicate dovrà avere ghette e ciaspole (le
più leggere e meno ingombranti possibili…poi vi mostrerò le mie e vi racconterò
pregi e difetti). Di seguito vi indico il resto dell’equipaggiamento e la
motivazione di alcune scelte personali frutto della mia esperienza e in parte legate
alla mia condizione fisica.
Saccopelo
10° o 5° in base alla zona e al periodo che sceglierete, materassino tipo Termarest
o gonfiabile (il primo è più ingombrante ma pesa meno e non si buca ma minore
confort, il secondo al contrario del primo per gli aspetti indicati), cuscino
gonfiabile per la testa (oppure usate la sacca piena dei ricambi)
Per
definire le quantità di indumenti (il numero indicato intende compreso il capo
che si indossa) applicare la regola del tre a prescindere dal numero di giorni
di cammino oltre all’uso di abbigliamento a strati per stagione invernale.
Zaino
50 lt. (volume utile per alcuni giorni e di attività in piena autosufficienza)
Scarponi
da escursionismo invernale. Se dovete usare le ciaspole meglio avere calzature
con suola non troppo morbida per meglio renderle stabili nella ciaspola stessa
(di solito le scarpe invernali non hanno suola morbida e flessibile).
Calze
tecniche invernali alte (io da sempre metto il calzino di cotone sotto che si
lava e si asciuga ogni giorno in poco tempo) che lascio asciugare nella notte e
lavo ogni tre/quattro tappe (tempi di asciugatura non certo brevi). Due paia di
quelle tecniche o tre se non usate la calza sotto in cotone (di questa utile
averne 3 paia).
Tre mutande, tre magliette in lana merino (il loro acquisto riduce la probabilità che la lana sia considerata rifiuto speciale, la lana non si fredda e non puzza a differenza dei capi tecnici in materiale sintetico) di cui una a manica lunga che serve anche per la notte.
Una
calzamaglia.
Due
pantaloni, uno leggero (da usare con calza maglia sotto) e uno pesante (o
salopette).
Due
camicie di cotone e/o una maglietta a collo alto con zip.
Un
pile non troppo pesante.
Una
giacca vento/pioggia
Sovra
pantaloni per la pioggia. Coprizaino con superficie inferiore spalmata.
Ghette
per la neve.
Una
berretta lana, una fascia lana. Occhiali sole, stick labbra, crema solare,
guanti invernali in pile o più tecnici (ognuno ha i suoi punti critici…).
Asciugamano
media grandezza, saponetta di marsiglia utile per corpo, capelli e lavaggio
vestiti, necessario per igiene personale, salviette igienizzanti, carta
igienica, mascherine(sigh!), cerotti per vesciche, pomata Arnica, bustine o
compresse di sali solubili.
Lampada
frontale e ricarica di batterie stilo. Piccola lampada per tenda. Borraccia,
coltellino, tazza in alluminio o plastica, macchina fotografica. Il telefono in
cammino sta in modalità silenziata. Taccuino per appunti e matita. Libro da
lettura.
Se
avete dubbi su altro o qualcosa che manca domandate.
Nino
Guidi guida Aigae cell.3284671577
Camminaredinverno.blogspot.com
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