Mugello
Venerdì della seconda settimana di cammino. Sotto un cielo coperto saluto Roberto, titolare alla terza generazione dell'albergo Il Sergente. Confida nei figli che già lo seguono perché l'attività, nata dopo la guerra, prosegua. Tra le voci che fanno l'economia della struttura, oltre camionisti e operai dei cantieri stradali, cita i camminatori della Via degli Dei che si dividono tra l'albergo e l'adiacente campeggio. Prendo a salire verso il Passo della Futa e dopo poco inizia a nevicare. In prossimità dell'attacco del sentiero di crinale 00 che mi guiderà fino alla meta di oggi, il Passo del Giogo di Scarperia, incontro i primi segni del Sentiero Italia. Anche una mia nuova mappa riporta il percorso citato che sul terreno è evidenziato con la sigla S I sulla classica banda bianco rossa ma, come si ricorda sul sito del Cai, non tutte le tratte, anche se già mappate, risultano segnate sul campo o, magari, solo parzialmente. Di ognuna, comunque, è specificato se interamente o in percentuale quanta ne è percorribile. Il cammino si snoda in un sali scendi continuo tra belle faggete e in ultimo, poco prima di incontrare una volpe, anche in piccole abetaie da rimboschimento. Una giornata a due facce per ciò che è stato il meteo. La partenza e il proseguimento per quattro ore abbondanti li ho camminati sotto una fitta e leggera nevicata che tingera' tutto di bianco per sbucare, nel finale, in un altro mondo nei pressi del Passo del Giogo. Qui saranno diversi la temperatura, la luce con un sole per nulla timoroso di mostrarsi, il verde dei prati e il marrone dei boschi ormai spogli. L'arrivo al Passo del Giogo diventa un momento di ricordo e una dedica ad un caro amico che se ne è andato qualche anno fa. Gianni, sottufficiale dell'Aeronautica Militare e navigatore sulla flotta aerea alla base di Sigonella negli anni del disastro di Ustica. Lui fu un personale istruttore nella topografia e qui a Passo di Giogo lo accompagnai per la prima volta in cammino. Un incontro e un' amicizia nati grazie a conoscenze comuni nel mondo diviso a metà tra trucioli e mappe.
Nino, come al solito bella descrizione del paesaggio e dei rapporti umani.
RispondiEliminaMa al passo del Giogo dove dormi? In tenda? O c'è qualche accoglienza?
Un abbraccio. Mario
Accoglienza più in basso. Ciao Mario
RispondiEliminaBuongiorno,Nino!
RispondiEliminaSono quasi due settimane che hai cominciato questo viaggio fantastico e per me,comune mortale e moderata camminatrice,fonte continua di meraviglia.
Alla prossima meta!
Buongiorno Lisa!Grazie!
RispondiEliminaChe grande storia, Nino
RispondiEliminaCiao caro Andrea! Grazie! Si, davvero una fantastica esperienza. A presto. Un abbraccio. N
EliminaCiao Nino: comincio a seguirti ero preso dal nuovo libro . Ti auguro un buon cammino e continuerò a seguirti
RispondiEliminaCiao Nino, ti leggo sempre con molto piacere nei tuoi racconti che hanno la capacità di "portarci" un po' con te.
RispondiEliminaGrazie.
Daniele