Camminare d'inverno sul Sentiero Italia. La partenza

 Saluto il mare pisano che rivedrò tra alcuni mesi. Questa volta la bassa marea ha restituito una lingua di spiaggia che non avevo mai visto. Un fenomeno insolito almeno per me. Forse Galileo negli studi pisani una spiegazione l'avrebbe trovata mentre i concittadini nei secoli si trovavano, ignari delle committenze, ben cinque opere monumentali dedicate allo scienziato. Vizi e virtù di Pisa che non ha mai degnamente valorizzato l'illustre personaggio di fama universale. Cosi ce la raccontano i bravi giornalisti di Seconda Cronaca e gli studiosi invitati in una serata evento organizzata dalla redazione  che esprime da anni il meglio della pisanita'. La notte scorre con un poco di apprensione per il viaggio che sta per cominciare e prosegue anche al mattino dopo. Lo zaino si fa sentire nonostante l'abitudine a questa seconda casa cucita ormai sulla schiena da 35 anni di attività'.  Davanti alla chiesa romanica di Marcianella (Pisa) siamo in quattro. Mia moglie Maria, Lisa cara amica e socia  della banca del Tempo sez di Pontedera. In ultimo c'e Mario ottantenne pellegrino instancabile. Le donne faranno un pezzo di strada della prima tappa, Mario un paio di giorni. Salutiamo la piccola chiesa e la nostra residenza con foto di rito e video per il giornale. L'obbiettivo dichiarato è Ponte a Cappiano, nel 1500 presidio mediceo nella gestione delle aree  impaludate . Alla fine seguendo il lento fluire dell' Arno, le sue anse e la sua tipica fauna decidiamo di concludere la prima tappa dopo 30 chilometri a Santa Maria a Monte, caratteristico borgo arroccato. Nelle sue strette vie scopriamo una Lastra in marmo che rammenta il tempo  vissuto nel luogo e le arti applicate alla musica dal Vincenzo Galilei...il padre del più noto Galileo. La conferma che lasciar scorrere il proprio sentire un senso ce lo ha sempre.