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Camminare d'inverno

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 Si poteva fare...poteva essere anche in una versione più estrema ma volevo fosse una modalità replicabile anche da chi ci si approcciava per la prima volta. Poteva essere fatto coinvolgendo maggiormente le ospitalità religiose ma , per me, era più interessante far partecipare gli abitanti , creare la situazione perché si mettessero in gioco specie in tempi di restrizioni e condizionamenti di vario tipo che hanno segnato gli ultimi due anni.  Penso che sia stata un bellissima e ricca esperienza. Ora si riparte da qui perché quanto vissuto diventi patrimonio di altri. Le immagini della tappa di ieri che dalle colline Molisane ci ha portato in pianura, lungo il limpido Trigno e al mare di Vasto e di nuovo in Abruzzo mostrano bellezza rurale fino all'ultimo passo. Grazie a tutti. 

Mafalda!"...non stiamo a pettinar le bambole..."

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Giovedì 10 febbraio. -1 a Vasto, -1 la temperatura notturna, una tappa in maglietta e 19 ° . Una grande escursione termica al pari della bellezza della tappa appena conclusa. Un paesaggio da cartolina dove le colline lavorate fino all'ultimo metro non fanno rimpiangere le cime innevate che da questi poggi ancora si mostrano.  Dai Sibillini alle Isole Tremiti la vista spazia per oltre trecento chilometri. Una poiana vola così bassa sopra le nostre teste da mostrarsi in tutti i dettagli del piumaggio. È il suo benvenuto a Mafalda. Al mattino abbiamo lasciato Montemitro e la sua comunità croata a cui avremmo voluto dedicare più tempo e ascolto. Si legge che il piccolo Molise sia la regione italiana con la minore densità di popolazione.  Ma io, noi siamo stati incredibilmente fortunati perché ogni giorno abbiamo incontrato abitanti accoglienti e desiderosi di raccontarsi e di farci partecipi di quel buon vivere che Lucio, giocando con le parole, ha sintetizzato nella parola Moli sana. 

Itaca

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  Siamo quasi al termine di questo bel viaggio. Alcuni segni ce lo rammentato oltre a date e giorni inequivocabili.  Richiami alle radici toscane raccolti due sere fa  attraverso pezzi di storie di intraprendenti molisani,  la comunità croata in fuga dagli invasori Turchi formatasi  a Montemitro nel XV secolo. Croazia terra di confine  che rammenta uno dei terminali del lungo Sentiero Italia, Muggia (Trieste). Itaca, poesia icona del viaggio che ho letto o ricordato spesso ai vari compagni di ogni viaggio. Kavafis avverte..." se , alla fine, Itaca ti sembrerà povera, tu sarai ricco di esperienze..." Non abbiamo comprato spezie e pietre preziose nei mercati di Oriente ma abbiamo fatto incetta di esperienze e raccolto un mare di storie. Un mare che abbiamo voglia di raggiungere, di toccare, di farsi bagnare pur consapevoli di cosa altro rappresenti.  Ma ogni fine è,  sempre, l'inizio di altro, anche molto. Dipende da noi e da cosa il viaggio ci ha lasciato. Ieri il mare si

Cane che abbaia non morde

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Era stata un scoperta sorprendente quella di Trivento. Un borgo ben raccolto culminante con il suo castello.  Ma erano le sue case e ancor più le sue scalinate costruite per il passo dei muli. Pedate lunghe dove l'umano faceva passo doppio. Trecentosessantacinque, una per ogni giorno dell'anno, mi raccontava un anziano del luogo ieri sera. Collegavano il borgo fino al sottostante cimitero. Vicoli che si intrecciano  e bei portali che un tempo ospitavano esercizi commerciali,  ora le case del borgo ancora accolgono circa centocinquanta residenti. Su di loro veglia la grande Cattedrale e la sua antica cripta. Un gioiello impreziosito da un Presepe dove una associazione locale ha ancora una volta lasciato il segno. I personaggi della scena natalizia vestiti con abiti fatti all'uncinetto come altre opere che abbelliscono e colorano il centro. IL FILO CHE UNISCE  mette d'accordo tutti sul valore del suo operato perfino Pinocchio abituato a dire bugie. La davanti alla bottega

Camminatori vecchi e giovani

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  Non mi considero facente parte della prima categoria ma giusto per fare differenza tra quelli degli anta e quelli degli enta...Colgo l'occasione dei commenti di due grandi amici, Giuseppe da Reggio e Mario da Pisa che prima o poi farò incontrare e che hanno animato il post dove si fa riferimento al controllo dei carabinieri. Non è la prima volta..., era accaduto a Vercelli scendendo dall'Islanda e alla stazione fs di Prato quando avevo deciso di salire a piedi a Bologna seguendo la suggestiva Via della Lana e della Seta per far visita a mio figlio. Nelle presentazioni del viaggio islandese spesso mi soffermo sul finale del video dove compare l'amico croato Goran incontrato alle porte di Roma. Io dall'Islanda, lui da Imago. Io , nel 2012,  quarantacinque anni e i capelli ingrigiti che potevo essere visto come il vagabondo che non ha voglia di lavorare e di cui si può essere scettici nel dargli attenzione e credibilità,  lui appena trentanni e la faccia del bravo ragazz