Busta 1 o la 2? No!...la 3!



Cagli, interessante antichissima cittadina, vanta oggi un caratteristico centro storico con numerosi palazzi nobiliari e numerose chiese tra cui, la più antica francescana delle Marche. Nel passato è stata anche molto altro. Nel VI secolo ha rappresentato uno dei capisaldi della Pentapoli Bizantina, era indicata nella Tavola Puetingerjana, era meta di transito per i pellegrini sugli Itinerari Burdigalensi che portavano a Roma e in Terra Santa. Poi le lotte intestine tra guelfi e ghibellini del 1287 avevano fatto sì che fosse incendiata e, in pratica, distrutta. La sua condizione austera determinata dall' influenza di San Pietro Damiani, fondatore della vicina Abbazia di Fonteavellana, e la sua posizione sulle propaggini del Monte Petra furono cancellate con la nuova fondazione corrispondente all'attuale  posizione  mentre la struttura urbanistica,  secondo gli studiosi, fu sviluppata quasi calcando i dettami della  città disegnata Leon Battista Alberti . Cagli oggi è anche molto altro pensando al prestigioso polo culturale e all'Università itinerante che ha base a Urbino  e " sarebbe " molto altro in riferimento al turismo verde e alle potenzialità escursionistiche...

Infatti se aprite sul tavolo una mappa escursionistica al 25.000 potrete vedere quanti poderi, chiese, eremi e castelli ci siano  nei territori circostanti.  C'è l'imbarazzo della scelta nella costruzione di un programma turistico ed escursionistico ma...


Veniamo alla cronaca di questo viaggio d'inverno. Seguendo le tappe indicate dal  Sentiero Italia Cai la meta successiva sarebbe stata Chiaserna utilizzando un itinerario a mezzacosta lungo il fiume Burano. Se visitate il sito dei ragazzi di Va'Sentiero.org vi dicono che il percorso ha delle criticità evidenti con tratti esposti o franati e lo sconsigliano a favore di quello che hanno percorso loro con meta Cantiano, tappa un poco più breve che utilizza il sentiero 260 sul versante opposto dello stesso fiume. Se acquistate le nuove mappe cartacee approvate dal Cai Montefeltro il sentiero Italia nel tratto indicato è bollato con un triangolo di pericolo. 

Ieri mattina, 22 dicembre, con queste informazioni,  le mappe nuove e lo scarpone riparato dal calzolaio locale , verso le 12,  mi sono messo in cammino. Le ore a disposizione non erano molte ma, senza neve come si vedeva e su sentiero proposto da Va' Sentiero sarei arrivato per le 17 a Cantiano. L'itinerario sembrava che avesse tutti i migliori presupposti ed era ben individuabile fino ai margini del bosco. Poi un primo bivio che indicava il Sentiero Frassati, importante percorso dedicato a questa figura memorabile scomparsa anzitempo e sviluppato in vari settori alpini e appenninici, e il Cammino dei Cappuccini. Seguo il primo che sulla mappa mi deve congiungere a breve al Sentiero. 250 e poi 260. La mappa, all'inizio dei pascoli, riporta il sentiero Frassati a sinistra del crinale e il 250 a destra. Sul campo poco di uno e dell'altro con segni radi e che in seguito scompaiono confondendo il percorso con i solchi creati dal passaggio dei bovini. Alle 16.30 dopo avere salito e disceso boschi e prati molto scoscesi e con una visibilità di 50 mt. rinuncio. Pianto la tenda sul crinale e attendo il mattino. Notte freddina e umida e al mattino telo tenda ghiacciato. Smonto il campo,  stiro la muscolatura irrigidita che mi limita nel sollevare lo zaino e riparto. Sono sicuro che chi non avesse avuto carta e bussola avrebbe rinunciato molto prima. O si sceglie di dare una informazione e un servizio adeguati allo scopo o meglio dismettere certi percorsi,  pena mettere a rischio i turisti escursionisti che vogliano conoscere il territorio o sdubbiarli anzitempo facendo preferire regioni e province meglio attrezzate.

 Calo di quota e arrivo al primo bivio che riconosco sulla mappa. Decido di seguire il Cammino dei Cappuccini per le due prossime tappe con meta Abbazia di Fonteavellana e il borgo umbro di Pascelupo. Colgo anche l'occasione per fare sosta e visitare il sito di questo cammino religioso che non conoscevo. Tanto di cappello...Sito essenziale ed esauriente in ogni aspetto e sul campo le note migliori.  Segnaletica curata, essenziale sullo stile anglosassone, poca e dove serve senza fastidiosi totem di pitture" rupestri " come incontrate in precedenza, utilizzo di viabilità rurale su carrarecce con pendenza costante. 

Una tappa che io ho preferito concludere sotto le mura del suggestivo Castello di Frontone, che ha regalato il piacere di camminare in un ambiente ricco di ruralità. Poderi, colline coltivate come trame di tessuti, chiese, edifici storici interessanti e aziende agricole interessate a sviluppare un turismo esperienziale. Augusto, titolare di un agriturismo sulle pendici di Cagli, ha convenuto che è necessario curare la sentieristica per non vedere più cicloescursionisti stranieri battere i denti a causa del fondo dei percorsi. Allo stesso modo i gestori del simpatico e accogliente B&b La Meridiana, dove sono ospite questa sera, si sono impegnati a garantire certi servizi e convenzioni per favorire i camminatori. Insomma, personalmente,  tra la soluzione Sentiero Italia Cai e quella di Va' Sentiero, io opto per la terza che si presta meglio per i contenuti storico culturali, per la fruibilità e per la stagionalità visto che non ha limiti neppure in inverno. 



Commenti

  1. Caro Nino, sento che anche tu, con la perizia e l'esperienza che hai, ti sei trovato un pò in difficoltà su percorsi non segnalati, errati o addirittura inesistenti. È questo, come sai il mio limite.
    Però hai scoperto un bel cammino, quello dei cappuccini, che mi stuzzica molto.
    Per il resto mi sembra di capire che il tuo cammino ultimamente procede abbastanza bene e ritengo che tu faccia bene a seguire il suddetto cammino ben strutturato pensando che ormai il santo Natale è vicino.
    Un abbraccio e tanti cari auguri per il Natale. Mario

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    1. Ciao Nino un caloroso abbraccio da tutti noi , sono fantastiche avventure e escursioni...in alcune ci sono stato anch'io,ho imparato tanto da fare e e spero di farne altre. Grazie e a presto

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  2. Ciao Nino, il Tuo cammino procede, in certi momenti con qualche problema dovuto alla segnaletica, che da quelle parti non è curata a dovere, anche Io qualche anno fa abbiamo avuto difficoltà con la sentieristica. Le zone sono belle, le autorità locali dovrebbero impegnarsi di più per quanto riguarda lescursionismo. Spero che stasera Tu possa trovare una sistemazione per la notte più confortevole. Auguri di buon Natale. Andrea.

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  3. Natale sta passando, Nino. Qua al Sud, una bella giornata. Siamo andati vedere il Pulo, una dolina carsica impressionante in mezzo alla Murgia. Piccole prove per scoprire se ce la posso fare. Dopo domani provo un cammino di tre giorni: vedremo. I miei auguri, Nino. Grazie per il tuo cammino.

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  4. Caro Nino, un pensiero particolare oggi che è Natale. Non so dove hai trovato alloggio ma non ha importanza, anche Gesù alla sua nascita è stato deposto in una mangiatoia. L'importante è come si sviluppa la vita: la tua è dedicata a scoprire, incontrare, creare relazioni, aprire nuovi orizzonti. Un grande, affettuoso, sentito BUON NATALE. Mario

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    1. Grazie a tutti. Un Natale particolare in parrocchia a Isola Fossara. Poi vi racconto appena ho segnale. Proseguo per val di ranco e Costacciaro tra guadi gonfi e pioggia. Un abbraccio . N

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