Donne


Ventisei chilometri la tappa di ieri tra Colmarischio e Fossato di Vico, gli ultimi tre per attraversare il territorio compreso tra il castello di Fossato e la parte periferica oltre la via Flaminia e raggiungere l'albergo. Dell' antico borgo molto suggestivo per i camminamenti ancora ben conservati e le parti turrite, in realtà,  ho potuto apprezzarne in parte perché ormai il buio era sceso. Succede con le tappe lunghe e le giornate corte. Succede anche che, il camminare che rimane la migliore palestra dei cinque sensi, ci imponga il limite dei siti da visitare a meno di trattenersi per un tempo adeguato in ogni area attraversata. Insomma, pur con tutti gli aspetti positivi di questa salutare pratica motoria ci si deve contentare di ciò che incontriamo e della inevitabile selezione che dobbiamo operare. Facendo, però,  le debite considerazioni, non possiamo tirare dritti di fronte a località interessanti e ricche di storia e siti museali come Gualdo Tadino. Così  oggi per recuperare e rimediare allo scarso tempo dedicato a Fossato ho modificato il mio programma di viaggio. In questa scelta sono stato, inoltre, aiutato da diversi fattori ambientali e pratici. Al mattino il cielo era molto coperto e compatto. Nubi molto basse da coprire le prime propaggini di crinale per cui aveva poco senso salire su cime dal modesto valore estetico. Dovevo acquistare le nuove mappe mancanti che non si trovavano a Fossato e spedire quelle ormai inutili e già usate. Così  ho stabilito come meta la città tadinate. Google,utile per uscire da zone molto urbanizzate e superare gli snodi delle viabilità veloci, mi consigliava di camminare per molti chilometri sulla Flaminia(!). Trovavo di meglio e due terzi del tragitto si sarebbero svolti su strade secondarie quasi deserte e su piste sterrate andando a scoprire cose singolari e caratteristiche di antiche borgate. Arrivato nel suggestivo centro di Gualdo ho scoperto altro di singolare legato alla gestione della comunicazione e fruizione dei servizi turistici. Avvincente e istruttiva la lotta ingaggiata che ha avuto un positivo finale con la visita di un interessante e articolato museo regionale dell'emigrazione. In questa giornata ricca di eventi molto legati alle problematiche logistiche e pratiche del vivere quotidiano, le donne, in bene e in male, hanno avuto ruoli determinanti e creato un legame con altre figure femminili su cui ho riflettuto. Donne che, in questo 28 dicembre, per ruolo, età,  predisposizione alla soluzione dei problemi( o a complicarli...) hanno dimostrato quanto, forse, le loro vite e il grado di qualità e soddisfazione di ciò che facevano, fossero in sintonia con le loro aspettative. Altre donne conosciute da quando sono in cammino, in ben quattro situazioni diverse, mi hanno dato la sensazione palpabile che ascoltassero il mio racconto di viaggio e cercassero di carpire energie buone quasi a volersi immedesimare o affiancarsi nello stesso ruolo per sopperire a ciò che, anche in ambiti diversi,  avevano tentato di fare da giovani e che eventi e situazioni personali avevano impedito o stroncato. Quattro donne ben diverse tra loro per realtà sociale e familiare vissuta e per caratteristiche identitarie. Ex atlete,  donne sportive comunque, donne di confine, donne libere e donne che avevano avuto famiglia o legami interrotti.  Ognuna che, a suo modo, ti stava mostrando ammirazione e al tempo stesso ti diceva che avrebbe voluto esserci.  Ognuna che stava consumando i suoi sessanta anni dietro un bancone e continuando a sognare una vita diversa  o a vivere di riflesso quella vissuta da altri. Vietato calpestare i sogni!. 



Commenti

  1. Caro Nino, mi fa piacere che anche tu ammetta che quando si cammina non si può andare a vedere tutti i luoghi, anche interessanti, vicini al sentiero percorso. Fai anche troppo: devi stare attento al percorso migliore, poi capire e informarti su quanto di interessante c'è nelle vicinanze del percorso stesso (arte o paesaggi), quali eventuali accoglienze possono ospitarti, ecc. Sei un vulcano di notizie.
    È un piacere leggere i tuoi resoconti.
    Buon cammino e buone scoperte. Mario

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    1. Grazie per la tua attenzione e per il costante contributo. N.

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    2. Caro Nino, non ti ho più letto sul blog: tutto bene? Ti voglio fare, un pò in anticipo TANTI AFFETTUOSI AGURI PER UN 2022 IN CAMMINO pieno di serenità, di incontri e ... di accoglienze.
      Un grande, caloroso abbraccio. Mario

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  2. Ciao Nino, non pensavo avresti avuto la possibilità di caricare il cellulare durante il cammino e così non avevo mai guardato il blog. Stamane ho avuto la sorpresa e ho letto i tuoi interessanti resoconti. Sono contenta, mi sembra non ti manchi la carica. Ti auguro il cammino proceda con continue e piacevoli sorprese sia paesaggistiche che umane e..... animalesche.
    Buon cammino e buon 2022

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  3. Risposte
    1. Ciao cara Lorenza! Un grande abbraccio e buon fine anno. A presto! N.

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