Sentieri e mappe

 


Quando ho iniziato il viaggio avevo nel mio zaino sette mappe che coprivano l'area compresa tra la piana pisana e il Passo di Bocca Trabaria. Inoltre avevo fatto un copia incolla delle descrizioni delle tappe del Sentiero Italia tra Pracchia, punto di aggancio, e il Molise. Essendo tutte descritte nel verso contrario al mio andare le usavo solo per ricavare le distanze, i dislivelli e i toponimi intermedi delle singole tratte. Le mappe sono state rispedite a casa una settimana fa ma oggi era fondamentale riuscire ad acquistare le altre per le future tappe in terra marchigiana e Umbria. Il passaggio dell'Appennino Settentrionale a quello Centrale dopo il transito per Bocca Serriola, come mi rammenta l'amico Gilberto,  necessitava di nuovo e dettagliato materiale cartaceo. Infatti era mia precisa volontà non usare le tracce gpx e avere una visione ampia dei siti di interesse e della toponomastica, la storia dei territori attraverso i suoi nomi...Inoltre si può davvero affermare che la situazione dei sentieri e della segnaletica è abbastanza precaria e l'uso di mappa è bussola diventa prioritario per superare le criticità del territorio.  Sono davvero tanti gli aspetti che dovrebbero essere migliorati per mettere il comune cittadino/turista/escursionista  in condizione di conoscere il territorio in sicurezza. Dettagli importanti per rendere piacevole e non solo faticosa anche una semplice tappa come quella di oggi, mercoledì 21, tra Moria e Cagli passando per il M. Pertanto. Alla fine sono stati  oltre venti chilometri percorsi con risalite per la massima pendenza che mi ricordano molto le piste per cavalli indicate nelle mappe islandesi. Arrivato nella splendida cittadina marchigiana mi sono fermato al primo bar incontrato per rilassarmi e poter scrivere oltre chieder consiglio per la notte. La ragazza, Melissa, titolare del locale e curiosa del mio zaino ingombrante,  mi ha chiesto informazioni sul viaggio e , oltre a trattare il prezzo con l'albergo di sua fiducia,  mi ha voluto offrire quanto già consumato. Benvenuto a Cagli! Della precarietà dei sentieri non rammentavo fino a questo punto ma dell'accoglienza marchigiana ho tanti bei ricordi! 

Commenti

  1. Caro Nino, sempre, ma specialmente in questi prossimi giorni (santo Natale ecc.), vedi di trovare un alloggio per passare le feste con un pò più di conforto anche se la tenda è suggestiva.
    Sei sempre in mezzo ai boschi? Il tempo com'è là?
    Un abbraccio e sempre BUON CAMMINO. Mario

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    1. Caro Mario, la tenda non è una regola ma una opportunità, faccio di necessità virtù. Il tempo tiene per ora e come diceva Baden Powell fondatore degli scout" non esiste un cattivo meteo ma un abbigliamento sbagliato". Comunque grazie per i tuoi pensieri. Anche io ho piacere di trascorrere un sereno Natale. Un abbraccio.

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  2. Buon Natale Nino.
    E buon cammino.
    Sempre bello leggerti

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