Storie di confine



Domani il Cammino riparte, quello in movimento con zaino e scarponi. Ma il Cammino, il viaggio è anche la capacità di fermarsi un giorno o più e cogliere quello che la situazione trovata o cercata ci sta regalando.  Il Passo di Bocca Trabaria non è  tra i più conosciuti e, forse, tra i meno frequentati ma ha da regalare storie che vanno indietro di secoli. Storie di commerci di legname, trabaria significa passaggio di travi,  quelle destinate alle opere delle grandi proprietà papali, che venivano fluitati dal monte verso il Tevere. Storie di conservazione dei boschi ad opera dei monaci di Lamoli per volere di Elisabetta Gonzaga che li cedette a precise condizioni determinando la preziosa Massa Trabaria. Storie di colori naturali, uno dei distretti più antichi dove si produceva e si esportava" l'oro blu" ridotto a dimensjone di pepite, il Blu di Guado ricavato dalla Isatis Tintoria. Una storia affascinante e inimmaginabile legata a questa pianta straordinaria. E proprio i colori, le arti e la mia primaria attività,  di restauratore del legno, mi hanno spinto a conoscere la realtà da cui scrivo. Mai inmaginereste di trovare in un bosco una struttura risalente al "700 che è anche un museo nel bosco, un laboratorio di scultura, pittura, riuso e produzioni tintorie che sembrano le magie di Mago Merlino a cui ho assistito in diretta. Una realtà dinamica e florida animata da una famiglia, ognuno con profili e ruoli ben definiti, sette gatti e due cani. Non era possibile conoscere tutto ciò e apprezzarlo nelle poche ore serali di ieri e dopo una tappa estenuante.  Una conoscenza arricchita di altri incontri e confronti di questa mattina ai piedi della suggestiva Abbazia benedettina con Flavio, negoziante e appassionato residente a Lamoli e Lorenzo, neoguida ambientale che mi ha confermato le impressioni sullo stato dei sentieri in terra marchigiana. La positività, comunque,


riscontrata in questo piccolo gruppo di persone incontrate su queste terre di confine  che dimostrano quanto si possa fare quando ci si crede, è il miglior carburante per ripartire con fiducia e voglia di scoperta. Direzione Bocca Seriola.

Commenti

  1. Caro Nino, hai la grande dote di saper incontrare le persone, ricavare da loro notizie, conoscenze, suggerimenti. Questo è fare "cultura" nel vero senso della parola. Poi c'è la grande tua conoscenza delle cose che ti circondano: ciò che ad altri passa inosservato (a cominciare da me), per te è scoperta, approfondimento.
    Comunque il passo di Bocca Trabaria lo conoscevo anch'io senza esserci mai stato.
    Chissà quando tornerai quante cose avrai da raccontare: senz'altro ci scriverai un libro. L'hai già iniziato con i tuoi commenti quasi giornalieri.
    Buon cammino. Mario
    P.S. oggi sono quasi sulla Sila ( sopra Rossano calabro). Sono venuto a vedere il Pisa che gioca a Cosenza (che passione è la mia!!!) e a proposito di monasteri ed eremi, sono a dormire presso il Monastero agostiniano di Rossano calabro, 650 m.
    Ho pensato a te: ci arriverai da queste parti? Un abbraccio

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  2. Bella Rossano Calabro! I tempi e le percorrenze se camminarci tutti i giorni mi farebbero arrivare poco sotto il Molise, neve permettendo. La meta è il Cammino. Comunque sempre Forza Pisa!

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