Una partita a scacchi con la storia


Lo scenario della sfida infinita quello dell'Appennino Centrale. Castel del Monte e Santo Stefano di Sessiano i fronti della partita odierna. Milioni (!) di pecore a pascolare nella piana di Campo Imperatore nei secoli passati, milioni di rendite tanto da creare le basi per la più antica banca del mondo nelle terre di Siena e delle sue "agenzie" del tempo fin nel lontano Abruzzo. Una lotta infinita tra pastori e signori, prima locali poi forestieri nel nome dei Piccolomini e dei Medici. Dialetti sdoppiati nelle famiglie divise da mesi duri di transumanza. Streghe balzate agli onori delle cronache e delle usanze del tempo sul terreno delle credenze popolari e del peso dei difficili focolari domestici. 

Una partita a scacchi nella realtà dei borghi che cercano futuro. Chi attraverso virtuose cooperative di comunità,  di ostelli ritrovati e di giovani leve motivate e affezionate al territorio.  Chi attraverso modelli di albergo diffuso da esportare che livellano in alto le prospettive di realtà da cartolina. Tutto ciò nelle parole di una brava guida, Davide, che ti trasporta nel tempo e nello spazio attraverso un Museo Diffuso che ha pochi eguali. Una partita tra la pastorizia che ha ancora oggi il suo importante e insostituibile peso nelle economie locali e un turismo verde che avrebbe un potenziale inesauribile,  un oro verde per un futuro più ampio. In mezzo una partita, la mia, nella lunga e suggestiva valle di Piccipoti. 

Scacco al Re? I fanti dal mantello chiaro, i cani da guardiania abruzzesi sono tanti e tanto abbaiano dai due versanti della valle. Un unica mossa per chiudere la partita. Fuori sentiero e mezzacosta la strada giusta e poi dritto fino dietro l'ultima curva. Più in alto il premio alle mosse. Lo confermano nel bar davanti al vino rosso. L'ultimo avvistamento a Rocca Calascio che per...l'orso è come due fermate di pullman.  Le impronte e gli unghioli nella neve non lasciano dubbi.



Commenti

  1. Nino, ora si va per l'orso ... Certo tra cani abruzzesi da guardiania, lupi invisibili e orsi in avvistamento non si può dire che manchi la fauna più nobile.
    La transumanza è la pratica pastorizia che più ti ha da sempre colpito e che hai propagandato in tante occasioni: ora ti trovi nel posto che più di tanti altri ne rappresenta il fulcro, l'essenza, la storia. È un'emozione per me sentirlo raccontare, figuriamoci per te.
    Un abbraccio da Mario

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  2. Qui, davvero, la transumanza è la storia del territorio in tutte le sue componenti. Difficile immaginare sei milioni di pecore che occupano un altipiano. Se rapportare agli spettatori di uno stadio internazionale quanti c'è ne vorrebbero?

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