Post

Per dare sapore ci vuole colore

Immagine
 Ci vorrebbero più battute per raccontare tutti i dettagli e le sfumature di una giornata di cammino,  ci vorrebbe ancora più lentezza di quanto gli sto riservando per non perdersi nulla di ogni borgo attraversato e di ogni persona incontrata, ci vorrebbero più giorni di sosta per raccogliere tante storie e visitare tutto quanto sta intorno. Sento che ogni situazione che arriva con i suoi tempi e modi è quella giusta e ognuna da un senso ad ogni attimo e allora va bene, va bene così. Va bene anche arrivare al tardo pomeriggio quando ormai imbrunisce e dover posticipare la visita della località dove soggiorno al mattino dopo. Così è accaduto anche ieri 5 febbraio.  A Bojano, importante centro agricolo e un tempo luogo di transito della transumanza, c'è una grande e bella piazza dove si affaccia il Municipio e la Cattedrale di San Bartolomeo, famosa per avere le fondamenta della cripta originale sotto cui passa un corso d'acqua. La sera precedente,  arrivando in piazza...

Il richiamo del mare

Immagine
  Sulla facciata del Municipio sventola la Bandiera Arancione dei borghi selezionati dal Touring Club. Ma il borgo di Roccamandolfi e  la sua affezionata Comunità potrebbero non averla e nulla cambierebbe. Al fianco del portone principale ci sono i bagni pubblici, lo stesso servizio sul lato di un altro edificio ad uso pubblico nella parte bassa del paese. Segni di civiltà ed accoglienza oltre le etichette.  Parcheggiate la vostra auto in prossimità della piazza principale e vi avviate a visitare il centro storico. Un bel pannello didattico posto alla giusta altezza e realizzato con una grafica utile a leggere senza occhiali vi indica con chiarezza i siti di interesse e il  percorso  guidato da frecce gialle  per scoprirli ed essere spinti, dopo,  a continuare la salita per visitare l'antico castello e a percorrere, in ULTIMO, il ponte tibetano per farvi il vostro immancabile autoscatto ( nel vocabolario di  italiano ancora ci sta...).  Ma pr...

Roccamandolfi, e sai cosa vivi

Immagine
  Sono le 22,15. Sono nella Casa dell'ospite di Roccamandolfi, ostello comunale efficiente come quelli danesi scoperti sul Cammino di Sant Olaf e dedicato a due ragazzi meno fortunati di noi...Un caratteristico borgo in mezzo alle montagne del Molise che non ti aspetti.  Sul tavolo in camerata ho appena aperto una Simmenthal da consumare con fette biscottate, le ultime riserve rimaste che mi servono per stemperare tre giri di Montepulciano d'Abruzzo oltre il primo consumato in osteria in compagnia di una bistecca dopo otto ore di cammino continuato, in buona parte, praticato in ambiente innevato.  Claudio, ricercatore all'Università del Molise, mi ha detto in modo categorico" qua se non bevi non devi uscire!". Ivan , titolare della Proloco del borgo che mi ha aperto l'ostello comunale,  dopo le mie prime tre parole sul viaggio ha affermato" ...ma questo non me lo puoi raccontare dentro l'ostello ma davanti ad un bicchiere..." i bicchieri sono div...

Fare rete, la sfida italiana

Immagine
  Una giornata, quella di ieri 01 febbraio,  dedicata alla città,  alla ricerca di nuove mappe e a costruire la parte finale del viaggio...Isernia, una città interessante che, nonostante, il terremoto del 1805 e le distruzioni causate dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, mostra ancora un suggestivo centro storico.  Particolari e ricchi di dettagli architettonici gli interni di alcuni palazzi nobiliari, maestosa la Cattedrale dedicata a San Pietro Apostolo dove ho trovato a dir Messa un parroco di origini, forse, brasiliane e con una buona dizione dell'italiano. Molto bella la fontana Fraterna nella piazza intitolata a Papa Celestino V nativo proprio di Isernia che, forse, ambiva a qualcosa di più riservato visto che la piazza è  il centro della movida serale.   Ma  aspetti interessanti e più vicini alla nostra epoca lì ho raccolti tra la gente e nei loro usi. Nel lungo camminare per le vie del centro e nelle immediate periferie non ho ...

Il Molise non esiste? Il grande dubbio

Immagine
Sul calendario si volta pagina. Febbraio. Oggi iniziano gli ultimi  12 giorni di viaggio, il quotidiano che mi aspetta vorrebbe iniziare a tirarmi per la giacca. Nel mio mondo diviso tra trucioli e mappe, anche in cammino, continuo, con il dovuto distacco, ad occuparmi di richieste che arrivano da vari ambiti. Nel ruolo di guida escursionistica come in quello di artigiano del legno. Per ora posso solo metterle in fila, poi sarà il tempo a dargli il giusto peso e ordine. Il Molise è  una bella regione, invita alla lentezza e il suo popolo si mostra molto accogliente. Sembra, davvero, che abbia smarrito nei secoli i tratti bellicosi che lo caratterizzavano. Gli antichi Sanniti, popolazione italica originaria, erano stati una spina nel fianco, al pari dei Liguri Apuani, per l'esercito romano che aveva impiegato anni per assoggetarli. Da San Pietro Avellana, dove sono ripartito la mattina del 30 gennaio, ho camminato in un ambiente decisamente diverso.  Non sono lontane le gr...

Forrest Gump in Molise

Immagine
  Qualche anno fa un rappresentante romano di Legambiente mi definì " Il Forrest Gump dei Cammini"...ma anche il celebre personaggio cinematografico alla fine disse "...sono un pò stanchino...". Nei lunghi viaggi, per quanto motivati, ci possono essere giornate in cui le gambe andrebbero ma la testa meno. Così è accaduto venerdì 28. Forse era stata la tappa del giorno prima particolarmente lunga, forse, le necessità logistiche e di programma per il finale da risolvere e anche la volontà di dedicare un intera giornata alla lettura, passione grande come il camminare ma che a fine tappa, spesso, mi trova a corto di tempo ed energie. Venerdì i passi sono stati pochi; quelli per visitare Pescocostanzo ricco di antichi palazzi e per raggiungere e visitare Rivisondoli. Ma una tappa breve non equivale necessariamente ad un'esperienza povera. Infatti erano bastati dieci, solo dieci, minuti a fine pomeriggio per dare un senso alla giornata e un valore al soggiorno a Rivis...

La Cometa

Immagine
  Il Sentiero Italia, ovvero la stella Cometa ad illuminare la direzione,  poi io avrei scelto l'itinerario in base alle condizioni ambientali.  Due giorni fa, il 26 gennaio, ero ripartito da Pacentro per raggiungere Campo di Giove su un itinerario di media lunghezza e dislivello minimo tra boschi e pascoli. Lasciavo l'accogliente struttura di Annarita quando, nel primo mattino, il borgo si metteva in movimento con bimbi a scuola e genitori al lavoro verso Sulmona e dintorni. Alle mie spalle le suggestive torri dei resti del castello restaurato De Cantelmo - Caldora, le due famiglie nobili che avevano portato nei secoli passati il massimo splendore economico e sociale nel feudo. Poi la crisi e l'emigrazione come in altre aree.  Oggi, nonostante tutto, il comune conta ancora mille e duecento residenti e ha, buon segno,  ancora attive le scuole medie inferiori.  La bella mulattiera mi guida,  appena coperta di neve, verso Campo di Giove. Scelgo di rimane...